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30-03-2020        Radio Onda D'Urto [IT]

In Portogallo, i contagiati, con l’aggiornamento a domenica 29 marzo,  sono 5962. 119 i morti. Il 12 marzo il governo di Antonio Costa ha chiuso le scuole fino al 9 aprile. Per la prima volta nella storia del paese è stato proclamato lo stato d’emergenza (18 marzo) e di fatto si è andati incontro ad un lockdown progressivo.

Il governo portoghese pare essersi mosso con qualche giorno d’anticipo e le mosse preventive, ad ora, sembrano funzionare. Tutto però fa pensare che lo stato d’emergenza sarà rinnovato e allungato, anche per i vantaggi economici che porta con se con il procrastinamento di molti pagamenti ricorrenti.

Tra le misure prese, ed annunciate, ci sarebbe anche quella di dare il permesso di soggiorno a tutti i migranti che abbiano già fatta regolare e corretta domanda entro il 18 marzo. Attorno alla misura, certamente in controtendenza rispetto al panorama europeo, i movimenti in solidarietà con i migranti hanno mostrato come ci siano troppi esclusi dal provvedimento. Pare, però, che ci sia la disponibilità del governo ad aprire un tavolo di confronto per allargare la platea di chi potrà accedere al provvedimento. La misura dovrebbe valere fino al 1 luglio, almeno, e garantirebbe a chi beneficerà di accedere al sistema sanitario, cercare lavoro e prendere casa.

Il racconto della situazione in Portogallo e del decreto sui migranti con il ricercatore universitario presso il Centro di Studi Sociali all’Università di Coimbra Giovanni Allegretti




 
 
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Giovanni Allegretti



 
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